martedì 11 novembre 2014

Recensione THE GIVER

Titolo: The Giver. Il Donatore
Autore: Lois Lowry
Casa Editrice: Giunti
Pagine: 249
Trama:
Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.


La mia recensione


The Giver è molto corto, ma ha in sé tutte le caratteristiche di un buon libro.
Racconta la storia di Jonas, un ragazzino che vive in una Comunità in cui la regola fondamentale è l'Uniformità. Il terreno, le leggi, il tempo meteorologico, i vestiti, l'alimentazione, tutto è pensato per mantenere l'Uniformità fra le persone, ognuna ben catalogata in una fascia d'età e con un compito preciso. Persino i nuclei familiari sono decisi con la massima cura dagli anziani della Comunità, ogni nucleo ha diritto a un maschio e una femmina.
Nel mondo di Jonas non esistono i colori, la neve o la pioggia, le emozioni o i sentimenti. Gli uomini hanno rinunciato a tutto questo per creare un mondo pacifico e ordinato.
L'unico a conoscere quello che è andato perduto è l'Accoglitore di Memorie, che possiede dentro di sé il passato degli uomini, i ricordi dell'umanità intera.
Jonas è stato scelto per diventare il nuovo Accoglitore, dovrà ricevere le memorie dal suo predecessore e consigliare gli Anziani nelle questioni che non sanno più gestire a causa dell'Uniformità.
Jonas dovrà conoscere la gioia, il dolore, la guerra, l'amore e portare da solo il peso di queste importanti memorie, eppure, potrebbe esiste un modo, per farle tornare nel mondo.


La vita creata dalla Lowry è terribilmente inquietante. Priva di Pulsioni, emozioni, sentimenti. I rapporti sono definiti dall'affinità di carattere e interessi e viene decisa a tavolino dagli Anziani, che si occupano di assegnare anche il lavoro, l'unità abitativa e i figli.
Ogni cittadino è costantemente controllato e richiamato in caso di comportamento non conforme all'Uniformità. Se un individuo si dimostra non adatto alla vita nella Comunità, viene congedato per l'Altrove. I bambini non sanno cosa significhi veramente e gli adulti non provano nessuna emozione a riguardo, ma il Congedo non è altro che la soppressione del cittadino. Allo stesso modo vengono "eliminate" le persone in avanzato stato d'età.

Leggendo The Giver ci si accorge di quanto sottile e pericoloso sia il confine tra bene e male, felicità e apatia, benessere e assenza di dolore, interesse e affetto.
Jonas dalle esperienze vissute nelle memorie, piano piano si rende conto della rinuncia enorme che gli uomini hanno perpetrato per raggiungere l'Uniformità e vuole cambiare le cose.
La Comunità è disarmante e fa paura, perché ci fa capire quanto difficile sia spiegare la necessità del dolore, per poter assaporare il bene, la necessità della tristezza per provare pienamente la gioia, l'odio per avere l'amore.


È tutto così sbagliato, così freddo, eppure così difficile da contrastare. Molto più semplice è insorgere contro un tiranno o il male. Ma quando  il male è il bene, privato di tutto ciò che lo rende veramente tale, allora è quasi impossibile arrivare a ribellarsi.

"[...] anche il mondo evocato dalla Lowry appartiene allo speciale genere di letteratura che si confronta con i non-luoghi dell'utopia mostrandone il lato oscuro, la triste verità per cui il prezzo del paradiso in terra è l'eguaglianza dell'infelicità." dall'introduzione di The Giver.

Il finale aperto non è altro che il coronamento di un percorso iniziato con la prima pagina. L'autrice ci dà la possibilità di scegliere, di vedere ognuno la propria verità nella storia di Jonas.
Avrei voluto solo un pochino più di precisione nella conclusione, che arriva in un attimo e non si ha il tempo di accettarla per quello che è.
Per il resto devo dire che questo romanzo brevissimo ha un messaggio difficile da esprimere, ma importantissimo e non posso far altro che apprezzare l'opera della Lowry.


Voto: 4/5

Ho visto anche il film e mi è piaciuto molto, forse più del libro perché più ricco di particolari ed emozione. Infatti, li consiglio entrambi e devo dire che mi hanno dato un'esperienza più completa, mi hanno permesso un'immersione più profonda e un'impressione più duratura della storia.
Pensavo sarebbe stata una recensione breve, invece mi sono resa conto di avere parecchio da dire su questo libro. Adesso tocca a voi, cosa pensate di The Giver? Avete visto il film?

4 commenti:

  1. Ho letto il libro e ho visto il film subito dopo, e sono d'accordo con te, consiglio entrambi per avere un quadro e un'esperienza più completi.. proprio perché il libro è molto breve, ma anche il film non è lungo, e ci sono aspetti diversi, ma in qualche modo libro e film si completano :)

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    1. Proprio così, insieme sono molto più completi e ti lasciano molto di più :) Sono felice di aver sperimentato entrambi!

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  2. Sono contenta che ti sia piaciuto! Come ben sai piacerebbe anche a me leggere questo libro ma ormai lo sappiamo..la tbr.
    Ad ogni modo non mi convince molto il fatto che ci sia un finale aperto! Non sono una che preferisce per forza il finale descritto nei particolari, ci può stare benissimo a volte un finale aperto ma...mh..credo sia piuttosto difficile da gestire.
    Vedremo, vedremo

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    1. In realtà non è così dura con questo finale, il libro è tutto strutturato proprio per arrivare a quel punto. Si parla di libero arbitrio, di scelte e non c'è messaggio più forte di un finale aperto. È stato più difficile da accettare nel film :) Prima o poi la tua tbr arriverà anche a The Giver, magari il giorno in cui la mia arriverà ad Obsidian!

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