sabato 10 gennaio 2015

1° Recensione dell'anno: CERCANDO ALASKA

Titolo: Cercando Alaska
Autore: John Green
Casa Editrice: Rizzoli
Pagine: 319
Trama: Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una prestigiosa scuola in Alabama. È qui che conosce Alaska. Brillante, buffa, svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un enigma, un pensiero fisso, una magnifica ossessione.



La mia recensione


Eccomi qui a scrivere la prima recensione dell'anno, senza sapere cosa scrivere. Il motivo principale è che un libro così non l'avevo mai letto e i miei pensieri su di esso sono così nebulosi e imprecisati, che non son sicura di riuscire a dire nulla di significativo.
Prima di tutto è John Green.
E a questo punto ho finito tutti i ragionamenti sensati.

Non avendo letto la trama che si trova su internet (per fortuna, se no mi sarei rovinata tutta l'impressione), non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questo romanzo, ma di sicuro non mi sarei mai immaginata di trovare così tanto.
Mi è piaciuto? Assolutamente. Come inizio del 2015 non avrei potuto scegliere niente di meglio.

Il problema (che non è un problema) è che John Green parlando della morte, del dolore, della depressione, canta un inno alla vita potentissimo, che non risparmia le brutture della vita, ma le rende così strettamente legate alla vita, così intrinseche, contingenze del vivere, necessarie.
È naturale vivere, tanto quanto è naturale morire e sbagliare e ricominciare e soffrire sono parti del processo della vita. Inutile pensarci troppo, rimanere attaccati al passato per paura della fine.
Cercando Alaska dovrebbe essere una storia di ragazzi al college che imparano cosa vuol dire vivere. In parte è vero, ma per me si tratta soprattutto di ragazzi che imparano cosa vuol dire morire, cosa significa incontrare la sofferenza della morte e continuare a vivere nonostante.

Certi dolori ci segnano per sempre, è molto più facile perdonare gli altri che perdonare se stessi. Ma bisogna andare avanti, perché altrimenti ci aspetta solo un abisso profondo da cui non c'è ritorno e cadere è questione di un attimo.

Cercando Alaska è un percorso di comprensione, di accettazione e anche una bellissima storia, che ti tiene attaccato alle pagine fino alla fine, in una rincorsa verso una verità che capisci poco a poco e poi tutta d'un colpo.
È una storia di giovani per giovani. Un occhiolino che John Green ci fa di nascosto, un augurio per il futuro, un auspicio, una speranza.
John Green ci dice: Forza! Vivete! Niente può ferirvi irreparabilmente. Siete invincibili e solo voi potete esserlo se sarete in grado di crederci!

Quanta vita in un libro segnato dalla morte.
I personaggi non sono persone, ma domande. Green ci prende per mano e ci guida verso le risposte e in effetti sono tutte lì, alla fine. E ti accorgi di averle sempre avute davanti e di quanto meravigliosa e fragile sia la vita a sedici anni.

Ancora adesso credo di non aver compreso tutto quello che rappresenta questo libro, ma di sicuro non lo dimenticherò tanto in fretta e continuerò a pensarci e a cercare...Alaska.

Voto: 5/5

16 commenti:

  1. Bellissimo! È il mio preferito di Green!

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    1. Io ho letto solo questo e Colpa delle Stelle, ma Cercando Alaska per ora è il migliore dei due :)

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  2. Sinceramente dopo aver letto Colpa delle stelle e rimanendo delusa mi sono detta "passerà un pò di tempo prima che legga un'altro suo libro" :/

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    1. Questo libro è totalmente diverso, quindi potrebbe piacerti...sono curiosa di sapere perché non ti è piaciuto Colpa delle Stelle!

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    2. Premetto che ho uno strano rapporto con l'argomento "cancro" per alcune motivazioni personali che si possono dedurre facilmente. Prima ancora che Colpa delle stelle diventasse un fenomeno editoriale era nel mio e-reader, lo aprivo e lo chiudevo. Dicevo "no, devo aspettare il momento più giusto per leggere questo libro." perché pensavo fosse caratterizzato da un dolore che in cui dovevo riuscire "entrare" e a resistere, non so se mi spiego. Pensavo che avesse anche una profondità che volevo cogliere pienamente. Invece non ho sentito quel dolore, non ho toccato quella profondità che mi aspettavo.
      Tutto qui :) che dici... L'ho letto nel momento sbagliato nonostante avessi aspettate il momento più opportuno?

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    3. Io penso che Colpa delle Stelle parli di cancro, ma sia principalmente una storia d'amore. Non credo che Green volesse raggiungere QUELLA profondità e creare un romanzo quasi catartico e d'ispirazione, ma piuttosto una storia d'amore e un messaggio di speranza per i giovani che affrontano la vita per la prima volta e si trovano davanti a una realtà che non è quella senza sbavature dell'infanzia idealizzata, ma una vita che a volte può essere ingiusta e spietata.
      Penso che Green parli di cancro, ma avrebbe potuto scrivere di qualunque altra malattia e la storia sarebbe rimasta la stessa.
      Quindi non so se il momento è stato sbagliato, o piuttosto le aspettative a riguardo, comunque spero davvero che tu possa apprezzare Cercando Alaska di più se dovesse capitarti di leggerlo (che tra l'altro non parla di cancro).

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  3. ce l'ho nella mia libreria in attesa di essere letto e penso che sarà molto presto data la tua recensione....

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    1. Spero proprio che ti piaccia! È un libro stupendo e molto riflessivo :)

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  4. Cercando Alaska e Colpa delle stelle si può dire che sono i libri più famosi di Green. è incredibile, secondo me, come i suoi lettori si siano schierati/abbiano preferito uno dei due libri. Io sinceramente ho apprezzato di più Colpa delle Stelle. Alaska non mi stava molto simpatica :)

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    1. Sì è davvero strano, forse è perché i due romanzi affrontano lo stesso tema da punti diversi, in modo completamente differente...
      Neanche a me stava simpatica in realtà, ma ho adorato la profondità e l'ampiezza del messaggio, mentre Colpa delle Stelle era più incentrato sul desiderio di amare che vince anche la paura della morte.

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  5. Ero riuscita a evitarmi il mega spoiler della morte di Alaska finché la libraia non pensò bene di leggermi la trama. Con il risultato che non sono riuscita a godermelo come avrei voluto.
    Io ho letto tutti i libri di Green, e Cercando Alaska è comunque al secondo posto dopo Colpa delle stelle. Ho ritrovato John fin dal primo rigo anche se secondo me un po' acerbo. E' uno di quei libri per cui l'etichetta 'libri per ragazzi' andrebbe tolta senza indugi: si parla di vita, di morte e della forza che tiene unite queste entità che appaiono così distanti nel loro essere sorelle.

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    1. Noooo, con quello spoiler si perde tutta l'attesa e lo shock!
      Io per fortuna avevo letto solo la copertina che non diceva niente di ché.
      Sicuramente è un libro che a differenti età e soprattutto a una certa maturità può dare spazio a interpretazioni e ragionamenti molto complessi e profondi.
      Concordo pienamente sulla tua ultima frase, esprime benissimo il messaggio del libro :)

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  6. Non so come tu abbia fatto, ma hai espresso benissimo il modo in cui io stessa mi sono sentita dopo aver letto Cercando Alaska.
    Non saprei nemmeno come spiegarlo. E' come aspettarsi un sorriso e ricevere un abbraccio. Come aspettarsi un messaggio e ricevere una chiamata. E' qualcosa di spiazzante che alla fine ti lascia lì, insicuro di aver capito appieno il gigantesco significato di questo libro, a riflettere su cose alle quali non hai mai riflettuto.
    Ho letto qualche mese fa cercando Alaska ed ancora oggi non riesco a prendere in mano nessun altro libro di John. Sto ancora metabolizzando la storia, devo ancora capire i perchè.

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    1. Credo che sia uno di quei libri che vanno letti più volte nel corso della vita e ogni volta assumono un significato nuovo, un'altra faccia dello stesso tema.
      Penso mi rimarrà impresso per molto tempo e vorrei poter entrare nella mente di Green per capire il vero messaggio, ma è meglio scoprirlo da soli, compiere un percorso di comprensione come ha fatto Miles nel libro.
      In questa recensione non ho neppure descritto la storia o i personaggi (sono pessima), ma tutto mi è sembrato secondario rispetto al significato. È quasi un'ossessione...

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  7. Complimenti per la recensione, è bellissima! *__* E complimenti per il blog, è davvero molto carino :)
    Non sono ancora riuscita a leggere questo libro, anche se spero di riuscire a farlo presto e, ad essere sincera, dopo la tua recensione non vedo davvero l'ora di riuscire ad iniziarlo! :)

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    1. Grazieeeee :) Sono davvero felice che ti sia piaciuta e benvenuta nel blog!
      Cercando Alaska è davvero un ottimo libro, spero proprio che ti lasci una bella impressione...

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